Il sottosuolo di Napoli è ricco di cunicoli e cavità: fin dall’antichità, un’immensa rete di gallerie e ambienti sotterranei è stata scavata nel tufo dalle varie generazioni che si sono succedute, dal Vomero ai Decumani, dalla zona di Chiaia a Poggioreale. Risalgono al III secolo a.C. le prime cave sotterranee da cui i cumani, fondatori di Neapolis, traevano i blocchi per costruire mura e templi della città e numerosi ipogei funerari. Si deve però al periodo romano il grande sviluppo del reticolo sotterraneo: gli ambienti più grandi, riutilizzati come cisterne, furono collegati da piccole gallerie che funzionavano da condotti per